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NOACTING
laboratori di recitazione cinematografica
a cura di NUNZIO CAPONIO

! Per organizzare un laboratorio NOACTING nella tua città, contattaci all'indirizzo email noacting(@)gmail.com. Formuleremo insieme il percorso più adatto in base al livello dei partecipanti e agli obiettivi da raggiungere.

Il NOACTING, ideato da Nunzio Caponio, è il frutto di anni di esperienza lavorativa, sia come regista, attore e coach di recitazione, ma anche come facilitatore di percorsi dedicati alla crescita personale, con i quali Nunzio è attivo da oltre vent'anni. 

 

I laboratori di Noacting sono un percorso umano e artistico, recitare significa aprire un dialogo con le proprie emozioni più autentiche, riscoprendo le contraddizioni che spesso sono strumenti di creatività. 

 

Il percorso di recitazione cinematografica NOACTING qui proposto ha lo scopo di fornire ai partecipanti una comprensione avanzata dell'arte attoriale dedicata al cinema, insieme ad un approccio professionale che si esprime attraverso una didattica che mira ad una formazione di alto livello.

 

Il Noacting è anche una combinazione di metodologie di recitazione che in tempi relativamente brevi portano al raggiungimento di obiettivi tangibili. Un percorso solido per chi desidera intraprendere l'arte della recitazione cinematografica con determinazione e dedizione.

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TEATRO VS CINEMA  

Recitare per il cinema richiede all'attore un livello di consapevolezza del proprio strumento (il corpo) diverso da quello richiesto dal teatro. Anche se le tecniche di recitazione adottate per la preparazione emotiva dell'attore sono spesso simili a quelle teatrali, il dosaggio "emotivo" da adottare di fronte ad una telecamera richiederà un ritmo differente. La tecnica dovrà essere raffinata per il grande occhio dell'obiettivo, che segue l'attore passo per passo in una danza intima e coinvolgente.

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IL PERCORSO NOACTING

1. LO STRUMENTO DELL’ATTORE

 

LA COMUNICAZIONE SOTTILE

La vera comunicazione emozionale proviene dal nostro sé interiore. Diventare consapevoli della propria comunicazione sottile è fondamentale per un attore. In questo modulo, i partecipanti saranno invitati a esplorare i propri stati emotivi e ad apprendere come gestirli in modo da avere il controllo sulla propria espressione emotiva e modularla in base alle circostanze.

 

IL CORPO DELL’ATTORE

Il lavoro di comunicazione sottile delle emozioni sarebbe inutile se non si impara ad eliminare le ostruzioni nel corpo che ne impediscono il fluire. In questo modulo ci concentreremo sul corpo dell'attore, che è lo strumento attraverso il quale l'attore allinea il proprio essere, la propria immaginazione e il mondo esterno attraverso l'azione corporea. Il corpo dell'attore va allenato per vibrare nelle sue corde più intime e diventare uno strumento per un'espressione ricca e fluida.

 

LA VOCE DELL’ATTORE

Le tensioni vocali spesso tradiscono il nostro intento comunicativo. Traumi o abitudini espressive possono modificare la sonorità della voce e renderla meno autentica. Questo modulo di Noacting si concentra sull'esplorazione delle tonalità vibrazionali dell'apparato vocale e sulla ricerca della "Vera Voce". Il lavoro è accompagnato da esercitazioni pratiche di interpretazioni e letture espressive.

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2. TECNICHE DI RECITAZIONE

 

Nunzio, pur avendo studiato il programma completo del Metodo Strasberg presso la Lee Strasberg Theatre & Film Institute di New York ha proseguito i suoi studi a New York con altre metodologie tra cui la Tecnica di Meisner e ‘l’approccio psicofisico’ di  Michael Cechov. Nunzio armonizza queste metodologie di recitazione, le rende pienamente complementari e ne estrae la loro essenza per far sì che le tecniche non si impongono mai  sulla creatività dell’individuo, ma diventino un mezzo per esaltare l'operato del suo genio creativo. 

 

STRASBERG

Il metodo di recitazione di Lee Strasberg si concentra sull'uso dell'immaginazione e del ricordo personale per creare una performance autentica e convincente. Strasberg insegna agli attori a utilizzare la tecnica della memoria emotiva e del sense memory per evocare emozioni appropriate, utilizzando il monologo interiore per immaginare ciò che il personaggio sta pensando e sentendo. 

 

MEISNER

La tecnica di Meisner insegna agli attori a "vivere nel momento" e reagire in modo autentico alle situazioni della scena, utilizzando l'esercizio della ripetizione per sviluppare la capacità di ascoltare e reagire al proprio partner di scena, utilizzando le proprie emozioni per creare un personaggio autentico e concentrandosi sulle relazioni tra i personaggi.

 

CHEKHOV

La tecnica di Michael Chekhov si concentra sull'uso del corpo e del movimento per creare una performance autentica e convincente. Chekhov insegna agli attori a utilizzare la loro immaginazione, la psicologia del movimento e l'energia del proprio corpo, in combinazione con la preparazione fisica e mentale, per creare una performance autentica e significativa.

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3. AZIONE 

 

DARE CORPO ALLA PAROLA

Durante questo processo, si scoprirà e assaporerà il piacere della piena espressività, dando corpo alle parole e rivalutando il suono e il significato, superando il convenzionale e scoprendo le enormi possibilità comunicative racchiuse in esse. Questo è un passo necessario per la recitazione vera e propria, dove ogni sfumatura della voce rappresenta un'emozione e chiarisce i contenuti del testo.

 

ANALISI DI TESTO

L'analisi di testo in questo incontro consiste nello scomporre una scena cinematografica in parti sempre più piccole che rappresentano il percorso del personaggio attraverso una serie di obiettivi, dal più piccolo bit al bit finale del testo (super obiettivo). Durante questo processo, si lavora sul testo in generale e sui personaggi all'interno di esso, esplorando la tipologia di trama, la tematica, la curva di tensione, gli obiettivi, le attitudini emotive, i propositi drammatici, il monologo interiore e il sottotesto. L'analisi del testo consente agli attori di capire meglio il personaggio e la scena che stanno interpretando, consentendo loro di recitare in modo più autentico e presente.

 

DARE VITA ALLA SCENA

Dare vita alla scena significa mettere in pratica il lavoro svolto precedentemente durante l'analisi di testo e l'apprendimento delle tecniche di recitazione in un tempo "compresso" tipico di un set cinematografico. A partire dalla "prima lettura" di una scena cinematografica, gli attori utilizzano gli strumenti attoriali appresi per interpretare il personaggio in modo autentico e presente. Inoltre, si lavora sui 'blocchi di scena' per imparare a mantenere una interpretazione fresca e spontanea, anche se l'azione è già stata stabilita. Ciò consente agli attori di adattarsi alle richieste della scena e al ritmo del set mentre mantengono la creatività e la spontaneità nella loro interpretazione.

 

PRATICA CON CAMERA

In questa fase del percorso, l'enfasi è posta sulla pratica con la camera. Le scene utilizzate in precedenza saranno ripetutamente filmate e poi visionate per creare un senso critico e costruttivo nell'allievo. Verranno esplorati tutti i campi di ripresa, dal primo piano al totale di una scena, per abituare i partecipanti a mantenere la concentrazione e la creatività in qualsiasi circostanza. L'obiettivo di questa fase è quello di aiutare gli attori a sentirsi a proprio agio di fronte alla telecamera e di essere in grado di adattare la loro performance per adattarsi alle esigenze della ripresa.

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